Facebook, come chiedere al social di non usare i vostri dati per la sua AI

Facebook, come chiedere al social di non usare i vostri dati per la sua AI

Facebook, come chiedere al social di non usare i vostri dati per la sua AI


Mentre Meta, la abitazione madre di Facebook, continua a sviluppare i suoi strumenti di intelligenza artificiale generativa, ora è possibile richiedere la rimozione di parte dei dati personali che l’azienda utilizza per addestrare il suo modello di AI (anche se con parecchie riserve). All’inizio di quest’anno, l’amministratore delegato del colosso Mark Zuckerberg aveva annunciato l’intenzione di integrare una serie di funzioni di intelligenza artificiale nelle piattaforme di Meta come Facebook, Instagram e WhatsApp. Nonostante la popolarità dell’IA generativa nella Silicon Valley, da un punto di vista legale permangono diversi dubbi intorno alla tecnologia e molte persone sono preoccupate dal suo rapido avanzamento.

Volete impedire che Meta utilizzi le vostre informazioni per migliorare la sua AI? L’azienda ha aggiunto un nuovo modulo a uno dei suoi centri di assistenza, chiamato “Diritti dell’interessato per l’IA generativa“, con il quale è possibile richiedere a Meta di accedere ai dati di terzi utilizzati per lo sviluppo della sua AI e di cancellare le informazioni personali. La parola chiave in questo caso è “richiedere”: l’azienda non da garantisce che cancellerà i vostri dati o che vi fornirà le informazioni che chiedete, anche se sono vostre.

È importante sottolineare che questo modulo non riguarda le moltissime informazioni personali che Meta ha già raccolto sulle sue piattaforme; si applica solo ai dati esterni che l’azienda può inserire per potenziare la sua intelligenza artificiale generativa. Questi dati esterni possono includere informazioni che si trovano in altre parti di internet e dati acquistati da broker di terze parti. Non è necessario accedere a un account Facebook per inviare la richiesta di opt-out. Tutto ciò che Facebook richiede è il paese di residenza, il nome completo e l’indirizzo email. Per quanto riguarda la mia esperienza, il sito non funzionava particolarmente bene da cellulare ed è stato più facile compilare il modulo sul desktop. L’azienda ha impiegato più di 24 ore per inviare una semplice email di conferma in cui dichiarava che stava “esaminando la richiesta“.

Per chi si trova negli Stati Uniti, non è chiaro se la compilazione di questo modulo comporti qualcosa. Le leggi sulla privacy che proteggono i residenti nel Regno Unito rendono questo modulo più utile per chi vive nel Regno Unito: “A seconda del luogo in cui vivono, le persone possono esercitare i loro diritti e opporsi all’utilizzo di alcuni dati per addestrare i nostri modelli di intelligenza artificiale”, ha dichiarato a Gizmodo Thomas Richards, un portavoce di Meta. Meta non ha risposto alle molteplici richieste di commento di WIRED.

Un post pubblicato sul blog di Meta e dedicato all’uso delle informazioni personali da parte della società per l’addestramento della sua AI si addentra un po’ più sui diversi approcci alla raccolta dei dati personali, ma anche in questo caso i dettagli sono pochi: “Nell’Unione europea e nel Regno Unito, per raccogliere ed elaborare le informazioni personali incluse nelle fonti pubbliche e autorizzate che ci consentono di addestrare i nostri modelli di IA generativa, facciamo riferimento alla base degli interessi legittimi. In altre giurisdizioni, ove applicabile, facciamo riferimento a un’adeguata base giuridica per la raccolta e l’elaborazione di questi dati“. Il modulo di opt-out di Meta arriva a pochi mesi dalla multa di 1,2 miliardi di euro comminata a Meta dall’Ue per il trasferimento illegale di dati degli utenti europei negli Stati Uniti.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.



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di Reece Rogers www.wired.it 2023-09-11 04:30:00 ,

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